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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Non imparerai mai a fregartene delle critiche altrui, finché rimarrai il giudice più severo di te stesso.

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  Giacomo, lo dico a tutti, è il mio personaggio preferito. Perché mi ci sono applicata e scervellata a delinearne i tratti, non solo estetici. Lo troviamo protagonista in "La casa di Giulietta" e marginale in "La verità è che non mi amo abbastanza". Allegro, diretto, esagerato, con tanta voglia di divertirsi per non pensare alla propria solitudine. E' il classico personaggio divertente, una caricatura esasperata dalle aggressioni verbali delle donne che hanno avuto a che fare con lui, ma che nel suo ripetersi troppo spesso "Sono un cretino" o peggio denota la propria profonda propensione a autogiudicarsi. Tanto che alla fine glielo dicono, così, esattamente con queste parole qui. E voi come siete nei confronti di voi stessi? Io con Giacomo mi ci ritrovo tantissimo, forse per questo lo sento talmente mio che nella collana "Storie di piccola città" lo ritengo il protagonista assoluto. La casa di Giulietta lo trovate su Amazon: https://amzn.eu/
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  Storie di piccola città Storie di gente poco normale, come me. Storie di chi ancora non ha smesso di crederci. Storie di chi non vuol restare solo o di chi ci sta e anche bene. Storie di chi, comunque vada, fatti un Prosecco! Alcune delle mie location sono inventate, altre esistono davvero, ma ho dovuto cambiare nome al locale. Questi posti hanno tutti un comune denominatore: sono i luoghi in cui i personaggi stanno bene, si rigenerano, incontrano, chiacchierano e condividono. Discutibile o meno è il loro (mio) modo di non rimanere soli. Il miglior divertimento che ci sia. Quindi da Udine a Lignano, passando per la mia bella Rivignano, e perdendo ogni tanto una tangente per Trieste, ho elencato tutti quei riferimenti che mi hanno lasciato un ricordo, una sensazione e la positività del momento che ci ho trascorso. E perché non parlare di dove si è stati bene?

Booktrailer - La scia del vento, Ludovica

  Vi presento Ludovica, la mia prima creaturina. 🖤 In "La scia del vento" 🌬 Il primo romanzo di #storiedipiccolacittà

La scia del vento GRATIS su KINDLE

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  Da OGGI e per CINQUE GIORNI La scia del vento si potrà scaricare sui dispositivi Kindle o sull'App del telefonino GRATUITAMENTE, anche SENZA abbonamento Unlimited. Non costa nulla immergersi nella vita delle mie sorelle diverse!

Il Mare dei miei romanzi, il mare di Lignano

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  In tutte le mie storie una delle location in cui i personaggi tornano sempre è #lignano e solitamente lo fanno fuori stagione. Perché il mare d'inverno è il posto giusto in cui raccogliere i pensieri, il luogo giusto dove confrontarsi con sé stessi e con gli altri, ma soprattutto perché è bello tornare dove si è stati bene. Io ho la grande fortuna di abitarci a pochi passi e lo ritengo un privilegio a cui non saprei rinunciare. Quella fortuna dei pochi che col mare parlano, come Sandra, in cui lasciano naufragare i cattivi pensieri, come Giulia, o affidano dubbi, inadeguatezze e incertezze, come Rebecca e Ludovica. Per ogni situazione c'è una cura: una spiaggia accarezzata dalle onde su cui assaporare la bellezza di questa vita. Per chi ha letto tutti i miei romanzi, fateci caso: il mio legame con questi luoghi è talmente forte nell'anima da non riuscire a sottrarmi dal a parlarne.

Gianluca, uno dei prossimi protagonisti di "Storie di piccola città"

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  Gianluca In "La verità è che non mi amo abbastanza", lo vediamo nel ruolo quasi marginale di ex marito di Sandra, in "La casa di Giulietta" è il miglior amico di Giacomo. Ma merita di più, quantomeno per la sua saggezza. E perché svilupparlo significa sviscerare una persona che conosco benissimo e sì, merita qualche pagina in più. Gianluca è pragmatico, risolutivo e noioso. Disincantato, pedante e concreto. Deluso e sicuramente ancora innamorato di sua moglie. Profondo quanto ambiguo. Gianluca è una caricatura, e può far ridere per questo. Chissà. Potrebbe uscirne un bel protagonista. Intanto nel link potrete conoscerlo un po' meglio: La verità è che non mi amo abbastanza

Leggere le donne per saperle trattare

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  Eppure non mi perdo d'animo. Imparare a "leggere" le donne, non solo ascoltarle e guardarle. Perché l'infinito si cela nel loro intimo, che il più volte vogliono nascondere. Soprattutto coloro che temono il giudizio. Ho molte amiche e tante le definisco buone amiche. Perché mi permettono di capire me, mentre cerco di comprendere loro. Trovare uomini capaci di tale pregio è un'impresa ardua, soprattutto quando abbiamo superato quella soglia d'età in cui siamo totalmente contaminati dalle esperienze trascorse. Ma ce n'è? Sì, dai. E con questo non giudico l'altro sesso, sia chiaro, ma a prescindere dal genere, un po' mi chiedo: meglio arrendersi a capire gli altri o arrendersi a non farsi capire? Com'è che si vive meglio? Boh. Intanto, buona lettura. La casa di Giulietta